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Un pilota che ha saltato la due giorni di test svolta al Circuit de Barcelona-Catalunya andata in scena in occasione del break previsto dal calendario del Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike è Loris Baz (Bonovo Action BMW). Il francese ha riportato delle fratture alla gamba destra e un infortunio alla caviglia dopo un contatto che ha coinvolto anche Alex Lowes (Kawasaki Racing Team WorldSBK) nella Tissot Superpole Race a Mandalika. Baz ha fornito un aggiornamento spiegando anche quelli che saranno i prossimi step che potrebbero permettergli di tornare in azione per il Round di Olanda.

Baz aveva già parlato delle varie tappe del suo processo di recupero che avrebbero potuto consentirgli di tornare in moto il prima possibile, oltre che della caduta stessa spiegando che il suo obiettivo sarebbe stato quello di tornare in sella alla M 1000 RR ad Assen.

In merito alla sua caviglia Baz ha detto: “Si sta riprendendo bene. Migliora ogni giorno che passa. Sono contento. La scorsa settimana mi è stato concesso di tornare a mettere di nuovo del peso sul piede e di iniziare la fisioterapia. Questa settimana ho potuto ricominciare con la bici. Tutto sta migliorando. Sto svolgendo della fisioterapia e poi cammino tanto in casa. Ho tutto quello che serve per fare dei bei miglioramenti. Devo soltanto ritrovare la forza nel piede e la mobilità. Al momento la caviglia è ancora un po’ bloccata. Cammino e provo a tenere di nuovo alzata la gamba per stabilizzare il ginocchio dato che questo è ciò che al momento mi causa maggior dolore”.

“Per quanto riguarda il ginocchio non c’è tanto da fare. Il legamento è rotto ma non serve operarsi. È necessario soltanto dargli il tempo che serve affinché guarisca. Dal momento che non mi è stato consentito di muoverlo per tre settimane ho perso tutto il tono muscolare nella gamba e quindi il ginocchio è peggiorato. Ora sto provando a riacquisire tono muscolare nella gamba. Non è affatto facile. La caviglia mi fa ancora male e anche il ginocchio. Da lunedì mi è stato consentito di tornare in bici e quindi ho degli esercizi da svolgere. Tutti quanti sono contenti e piuttosto sorpresi di come stia guarendo bene. La prima volta che sono andato dal fisioterapista non poteva credere che erano passate soltanto due settimane dall’intervento! Venerdì saranno trascorse quattro settimane. È ancora un po’ presto ma l’obiettivo è essere presente ad Assen. Mi sono messo in testa questo obiettivo e farò di tutto per esserci”.

Baz in seguito alla caduta avvenuta a Mandalika è stato dichiarato unfit e quindi prima di scendere in pista per il Round di Olanda dovrà sottoporsi a dei controlli medici al termine dei quali dovrà essere dichiarato idoneo. Il 14 aprile vedrà il chirurgo che lo ha operato per controllare che tutto proceda come previsto e che i legamenti della caviglia e il ginocchio stiano ritornando come erano in precedenza.

“Al momento mi sto allenando, sto svolgendo fisioterapia e provo a lavorare giorno per giorno. C'è ancora un po' di gonfiore ma è normale. Andrò avanti così fino al Round di Olanda. Venerdì 14 rivedrò il chirurgo e mi sottoporrò a delle radiografie e poi prenderemo una decisione in merito ad Assen. Al momento, per come mi sento adesso, sono piuttosto convinto di esserci ad Assen ma la decisione finale andrà presa con il chirurgo il 14 aprile. Principalmente si tratta della caviglia mentre per quanto riguarda il ginocchio non c’è niente di troppo preoccupante. Mi fa soltanto male mentre nel piede erano saltati tutti i legamenti e hanno dovuto rimettermeli nell’osso. Al 99% siamo sicuri che la guarigione stia avvenendo bene dato che se così non fosse non riuscirei a camminare. Abbiamo bisogno di fare una radiografia e un controllo per essere sicuri di poter correre ad Assen”.

Baz sta postando immagini e video del suo recupero sui social per tenere informati i suoi tifosi, anche scherzandoci su. Dopo tre settimane senza muoversi ha iniziato a camminare di nuovo in casa e ha postato un video su Twitter con scritto “domani maratona”.

Baz ha parlato dell’importanza di restare ottimisti nonostante i momenti difficili: “Dobbiamo provare in ogni modo a restare ottimisti. Quando sono caduto provavo tanto dolore ed ero davvero giù di morale. Dieci minuti dopo scherzavo e ridevo con Eugene. Noi siamo fatti così. Non ho intenzione di lamentarmi o di piangere per ore. Non ci è di aiuto mentre la cosa migliore è divertirsi. Penso che il mio corpo conosca il percorso di recupero e quindi anche per questo motivo penso che i piloti si riprendono più velocemente delle persone normali. Appena mi sono infortunato sono stato portato nel box, mi hanno tolto la tuta e già in quel momento pensavo al chirurgo e al percorso di recupero. Sono fortunato ad avere con me un bel gruppo di chirurghi e ospedali che mi seguono da quando dieci anni fa ho subito il mio primo grosso infortunio. Eugene è passato dall’essere caricato su un elicottero alla sua ultima gara a trovarsi a bordo di un’ambulanza alla sua seconda gara come coach e team manager! Ora conosce questa situazione da entrambi i punti di vista. È stato bello poter scherzare con Eugene mentre eravamo in ambulanza diretti in ospedale cercando di rendere un po’ migliori quei brutti momenti”.

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